Partiamo da questo presupposto: il nostro cervello ama comprendere.
Una ricerca del 2006 del Dr. Irving Biederman afferma che non esiste piacere maggiore, per il nostro cervello, del comprendere qualcosa.
La curiosità è dentro ognuno di noi e ci spinge a cercare di capire tutto ciò che ci è intorno.
Non possiamo prescindere da questo aspetto.
Ma c’è qualcosa, in particolare, che il cervello ama fare più del resto: ama comprendere guardando i video! Ebbene sì: guardare un video ci fa rilasciare:
- Endorfina, nota anche “ormone del benessere”, prodotta dall’organismo vivente per contrastare il dolore, per sentirsi bene.
- Ossitocina, conosciuto come l’ormone responsabile dell’empatia, in grado di aumentare altruismo, generosità e fiducia nei confronti di un brand o prodotto.
C’è un particolare in più da analizzare. Guardare un video ci permette di entrare in connessione con l’altro, grazie ai cosiddetti neuroni specchio, neurotrasmettitori che spiegano a livello fisiologico la capacità di entrare in relazione. In ogni azione che facciamo non conta solo ciò che si fa, ma il perché lo si fa.
Facciamo un banale esempio: prendere un coltello è il gesto, è l’azione, ma è importante capire l’intenzione che la caratterizza. Potrei averlo preso per tagliare il pane, per passarlo a qualcuno o per commettere un gesto violento.
Ecco, sono proprio questi neuroni specchio a rivelarci l’intenzione ma, soprattutto, sono alla base del concetto di empatia, che sta ad indicare la volontà di entrare nei panni dell’altro grazie ad una vera e propria sintonizzazione celebrale.
A tal proposito, però, non basta creare un video; il video dev’essere unico, emozionante, ricco di storia. Proprio lo storytelling dovrebbe essere la chiave per emozionare il pubblico. Per farlo, devi partire dal comprendere l’emozione che vorrai far provare.
Rabbia?
Frustrazione?
Felicità?
In una delle ultime lezioni del Master EXE Business School di Ram Consulting ho parlato proprio di questo rapporto, Video e Neuromarketing.

Ancor prima di addentrarci nel vivo dell’argomento, ho mostrato ai ragazzi lì presenti due filmati emblematici: quello del Re Leone e quello di Bambi, in due particolari momenti, quelli relativi alla morte dei protagonisti. I loro volti erano accomunati dalle stesse espressioni tristi e ciò non è banale né un caso.
Si era creata una connessione, la stessa che dovremmo attuare con i nostri potenziali clienti. Come? Usando i primi minuti di un video, ad esempio, per:
- Raccontare una storia, ad esempio dell’azienda;
- Narrare una vicenda che racconta di come il tuo prodotto o servizio abbia aiutato a risolvere i problemi di un cliente.
- Mostrare i volti del team dell’azienda e farli conoscere. Renderà tutto più umano.
Il video è infatti il tipo di contenuto che funziona meglio nei diversi social network ma, per mobilitare emotivamente il consumatore a favore del tuo prodotto, devi creare una sensazione positiva, diversa, empaticamente vincente. In questo modo, senza quasi accorgersene, il potenziale cliente si sarà spostato nell’imbuto della conversione, avvicinandosi alla vendita.
Tieni conto di un aspetto: il nostro cervello è pigro e desidera sforzarsi al minimo. È necessario semplificare la comunicazione e renderla quanto più adatta al tuo pubblico. Il segreto è proprio sfruttare a pieno i contenuti Video, ideali per comunicare idee complesse in modo rapido e semplice.
Ma non solo… All’essere umano piace ascoltare storie e, per incoraggiare la memorizzazione del tuo prodotto o servizio, lo storytelling emozionale è senza dubbio la strategia vincente.
Pensa a Coca Cola, uno dei brand che meglio riesce a posizionarsi sul mercato proprio grazie ai video e a come, senza nominare, nemmeno per un secondo, la parola “vendita” o senza palesare l’intenzione, riesca a coinvolgere chi li vede. In ognuno di questi l’emozione diviene il veicolo attraverso cui si muove tutta la comunicazione vincente del brand.
Ti consiglio di dare uno sguardo al video di cui inserisco il titolo in basso. Si tratta di uno spot del 2020 e visto come un chiaro incitamento a ricominciare dopo la pandemia e come un sostegno alla Black Community: è un racconto davvero emozionante.

Tu hai mai pensato all’importanza che rivestono i video in una strategia comunicativa? E a come potresti utilizzarli per potenziare i tuoi prodotti?